Faticate per la gloria di Dio e nessuna fatica vi stancherà. La cappellania festiva ad un uomo apostolico non stanca, anzi anela anche i momenti per correre.

Ricordatevi che il Signore dice che coloro che presentarono i talenti moltiplicati ebbero il premio ed il viva, non quelli che lo accompagnarono nei paesi lontani. Perciò siate di buon animo ed allegramente perché il Signore è con noi e saremo protetti dal Signore.

Facciamo il bene tanto davanti a Dio, quanto innanzi agli uomini e così siamo da Dio premiati e dagli uomini lodati, perciò operiamo, parliamo, pensiamo in maniera che la Maestà di Dio in nulla ci abbia a riprendere, ma trovi tutto da premiare.

Quando vi trattano da scemo, consolatevi di tutto cuore, perché un’ottima porzione il Signore vi ha donato in tale occasione, facendovi simile al suo diletto Figlio.

Vi benedico le fatiche della dottrina cristiana, questa è la pietra fondamentale dell’Istituto.

Contentiamoci del poco, perché il Signore così vuole far sorgere la Congregazione, come possiamo argomentare dalla vita stessa di Gesù, che nel seno di Maria SS. è sconosciuto a tutti, nella nascita è conosciuto da pochi pastori, nella circoncisione è conosciuto nel suo Nome, nella presentazione è conosciuto dal vecchio Simeone ed Anna, perciò fidatevi del Signore e non temete male alcuno.

Tutto quello che si soffre per la gloria di Dio ed il bene delle anime è tutto poco.

Vivete quieto, faticate come apostolo, soffrite con pazienza, anzi con allegrezza, stante che è proprio dei servi di Dio consolarsi nelle avversità.

Dio ci fa mirare le cinque fontane del caldo sangue del suo Figlio in croce. Presto, presto andiamo a lavarvi la stola dell’anima nostra. Dio ci ha preparato la mensa per saziarci delle sue carni. Facciamo subito, senza aspettare, andiamo a celebrare il sacrificio della messa e non saremo perduti.

Impariamo ad essere uomini tutto di Dio in ogni luogo, tempo e circostanza.

Non date denaro per mantenere il peccato, ma date tutto, anche la vita, per distruggerlo.

Speriamo dai Sacri Cuori di vedere il trionfo della Chiesa, ma io temo che il trionfo ci sarà dopo l’eccidio dei veri cattolici. Preghiamo di cuore perché i tempi sono tristi. Gettiamoci nei Sacri Cuori di Gesù e di Maria ed imploriamo dai loro dolori, pene, ignominie, disprezzi, strazi e morte vituperosa, forza, coraggio e lume celeste per poter sostenere quanto vogliono che noi patiamo per loro amore.