Il 14 aprile 2002 Giovanni Paolo II, in Piazza S. Pietro, ha proclamato «beati» Gaetano Errico, Lodovico Pavoni, Luigi Variara, Artemide Zatti, Maria Romero Meneses e Maria del Transito de Jesùs Sacramentato. Col Santo Padre hanno concelebrato il cardinale Michele Giordano, una cinquantina tra cardinali, arcivescovi e vescovi, postulatori delle cause di beatificazione e superiori di istituti religiosi. Molti altri sacerdoti hanno assistito al rito sul sagrato della Basilica Vaticana insieme alle diverse migliaia di pellegrini giunti a Roma dai paesi di origine dei nuovi Beati. Oltre cinquemila i fedeli venuti da Napoli e dai paesi del mondo in cui siamo presenti per partecipare alla beatificazione del nostro P. Gaetano Errico.
La solenne cerimonia è stata preparata dalla lettura di alcuni pensieri dagli scritti dei Servi di Dio affinché tutti potessero riflettere su di essi e pregare esprimendo a Dio gioia e riconoscenza.
Con la celebrazione dell’Eucaristia, dopo i riti d’introduzione e, quindi, l’atto penitenziale, è iniziato il vero e proprio rito di beatificazione.
Gli Arcivescovi, i Vescovi e i postulatori, tra cui P. Luigi Toscano, Superiore Generale, si sono avvicinati alla Cattedra del Santo Padre e il Card. Michele Giordano, a nome di tutti, ha domandato al Papa di “voler iscrivere nel numero dei Beati i Venerabili Servi di Dio”.
Dopo aver ascoltato alcuni cenni biografici dei beatificandi il Papa ha pronunciato solennemente la formula di Beatificazione. “…dopo aver avuto il parere della Congregazione delle Cause dei Santi, con la Nostra Autorità Apostolica, concediamo che i venerabili Servi di Dio… d’ora in poi siano chiamati Beati e che si possa celebrare la loro festa nei luoghi e secondo le regole stabilite dal diritto, ogni anno: il 29 ottobre per Gaetano Errico… Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo”. I teli che coprivano gli arazzi dei Servi Dio, di volta in volta sono stati rimossi e la “piazza” è esplosa in un applauso e in un grido di gioia. Il Card. Giordano ha poi ringraziato il pontefice per aver proclamato i nuovi Beati e la celebrazione è proseguita nel modo consueto con il canto del Gloria. Per tutta la Chiesa, per tutto il mondo padre Gaetano Errico è Beato.
Durante l’omelia, rivolgendosi ai fedeli, il Santo Padre ha sottolineato che «Come i discepoli di Emmaus, questi nuovi beati hanno saputo riconoscere la presenza viva del Signore nella Chiesa e, vincendo difficoltà e paure, ne sono divenuti testimoni entusiasti e coraggiosi davanti al mondo». E con queste parole ha ricordato la figura e l’opera di padre Gaetano Errico durante il solenne rito: “In un’epoca segnata da profondi cambiamenti politici e sociali, di fronte al rigorismo spirituale dei giansenisti, Gaetano Errico annuncia la grandezza della misericordia di Dio, che sempre chiama alla conversione coloro che vivono sotto il dominio del male e del peccato. Vero martire del confessionale, il nuovo beato vi trascorreva intere giornate spendendo il meglio delle proprie energie nell’accoglienza e nell’ascolto dei penitenti. Col suo esempio egli ci stimola a riscoprire il valore e l’importanza della penitenza, dove iddio distribuisce a piene mani il suo perdono e mostra la sua tenerezza di Padre verso i figli più deboli”. Durante la Preghiera dei Fedeli, proclamata in diverse lingue, è stata rivolta al Signore un’invocazione in lingua slovacca perché sull’esempio del beato Gaetano Errico in molti aderiscano al Vangelo e con entusiasmo possano rispondere generosamente alla sua chiamata a diventare autentici testimoni della sua risurrezione.
Al momento della processione offertoriale insieme al pane ed al vino, sono stati presentati al Papa anche altri doni provenienti dalle terre dei nuovi Beati. Il sindaco di Napoli, Rosa Russo Jervolino, accompagnata dal Consiglio comunale, ha donato al Papa una raffigurazione della “Flagellazione di Gesù” realizzata da artisti di S. Giovanni a Teduccio (Na) e, insieme, due laici della nostra parrocchia dei Sacri Cuori di Secondigliano, hanno offerto due ampolle di cristallo di Boemia. La celebrazione è proseguita nel modo consueto fino alla fine, quando il Papa ha benedetto solennemente i fedeli e si è immerso tra la folla festante dei fedeli.